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Proposta di riforma della legge elettorale per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica Italiana

di
Alessandro Mannarini


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L'attuale legge elettorale � ritenuta ormai da pi� parti come incongruente e non adatta ad esprimere pienamente sia la volont� dei cittadini, essendo questi impossibilitati nello scegliere direttamente i candidati, sia nel garantire una univoca ed indiscussa maggioranza parlamentare per via del diverso metodo di assegnazione dei seggi vigente tra Camera e Senato. Inoltre si impone una riduzione degli eletti per portare ad un risparmio delle spese della politica, fermo restando il mantenimento di una adeguata rappresentativit�. Per questo una nuova legge elettorale deve risolvere questi tre problemi.
Per primo, nella logica di un sistema federale come negli ultimi anni sta andando progressivamente creandosi, si deve abbandonare il bicameralismo perfetto che fino ad ora ha caratterizzato la struttura parlamentare con l'istituzione di un Senato federale delle Regioni e delle autonomie locali eletto con consultazioni di secondo grado susseguenti alle elezioni delle assemblee regionali rispecchiandone cos� la composizione politica. Il nuovo Senato cos� eletto si costituir� come luogo dove legiferare e redimere contenziosi nell'ambito delle tematiche di carattere locale. Quindi il Senato federale non sar� pi� chiamato a porre la fiducia al governo o a votare leggi di carattere nazionale, compiti lasciati alla sola Camera dei Deputati. Comunque il Senato verr� chiamato ad approvare trattati internazionali dopo l'approvazione degli stessi da parte della Camera.
Per secondo, verranno reintrodotte le preferenze nell'ambito dell'elezione della Camera dei Deputati, ridando pieno potere agli elettori di esprimersi sia verso una lista politica sia verso uno specifico candidato.
Infine, per terzo, la riforma prevede la riduzione complessiva dei rappresentanti del popolo, portando gli eletti a 200 per il Senato e 500 per la Camera.


Elezione del Senato:

Il Senato federale delle Regioni e delle autonomie locali, come gi� detto, verr� eletto con elezioni di secondo grado dai consigli regionali, dopo il rinnovo degli stessi e agganciando quindi l'elezione del Senato alle elezioni regionali. La ripartizione dei seggi avverr� secondo la formula del 60/40, assegnando cio� i senatori al 60% alla maggioranza e il restante 40% all'opposizione su base regionale. Il numero complessivo degli eletti al Senato sar� di 200, ripartiti proporzionalmente tra le regioni assegnandone uno ogni 300.000 abitanti circa, come da schema sottostante.

REGIONEN� ELETTIREGIONEN� ELETTI
Piemonte15 (9 M/6 O)Marche5 (3 M/2 O)
Valle d'Aosta1 (1 M/0 O)Lazio19 (11 M/8 O)
Lombardia32 (19 M/13 O)Abruzzo4 (3 M/1 O)
Trentino-Alto Adige4 (2 M/2 O)*Molise1 (1 M/0 O)
Veneto16 (10 M/6 O)Campania19 (11 M/8 O)
Friuli-Venezia Giulia4 (3 M/1 O)Puglia14 (8 M/6 O)
Liguria5 (3 M/2 O)Basilicata2 (1 M/1 O)
Emilia-Romagna15 (9 M/6 O)Calabria7 (4 M/3 O)
Toscana12 (7 M/5 O)Sicilia17 (10 M/7 O)
Umbria3 (2 M/1 O)Sardegna5 (3 M/2 O)

Legenda:
M: maggioranza; O: Opposizione;
*Data la particolare natura giuridica di questa regione, costituita da due provincie autonome, gli eletti saranno suddivisi in parti uguali tra queste ultime.


Elezione della Camera dei Deputati:

Nell'ambito dell'abbandono del bicameralismo perfetto, come esposto all'inizio, sar� la sola Camera dei Deputati a esprimersi sulla fiducia al Governo e sull'approvazione della maggior parte delle proposte legislative, lasciando al Senato solo formulazione e approvazione di quelle riguardanti le materie proprie delle regioni ed enti locali.
La Camera dei Deputati si comporr� di 500 membri.
La novit� sostanziale di questa proposta di riforma elettorale si basa sul metodo scelto per l'elezione della Camera dei Deputati. Fatta salva la reintroduzione delle preferenze, verr� introdotto un doppio turno su base proporzionale per garantire la maggiore rappresentativit� politica possibile senza impedire per� il costituirsi di una solida maggioranza da parte della coalizione o singolo partito risultante vincitore.
Il primo turno, che sar� denominato Elezione per la Rappresentanza, elegger� 50 deputati, pertanto ogni partito che avr� superato il 2% dei voti su scala nazionale avr� diritto ad un eletto fino a raggiungere la quota conforme alla relativa percentuale conseguita. Non ci saranno distinzioni tra partiti che si presentano coalizzati o singolarmente. Comunque se in una coalizione pi� partiti non raggiungessero il quorum del 2%, la somma dei loro voti andr� ad aggiungersi a quella dei partiti della stessa coalizione che avranno superato il quorum in maniera proporzionale al peso elettorale dei suddetti partiti all'interno della coalizione stessa contribuendo ad aumentare la loro percentuale di voti e quindi di eletti.
Al secondo turno, denominato Elezione per la Governabilit�, in cui verranno eletti i restanti 450 deputati, concorreranno i due partiti o coalizioni di partiti che avranno ottenuto il maggior numero di voti su scala nazionale al primo turno.
Anche nell'Elezione per la Governabilit� verr� applicata la formula 60/40 per cui il partito o coalizione di partiti che a questo secondo turno otterr� il 50% pi� 1 dei voti validi avr� diritto al 60% degli eletti che sommati agli eletti del primo turno formeranno la maggioranza; al partito o coalizione di partiti arrivato secondo spetter� il restante 40%. Nella ripartizione dei seggi parteciperanno tutti i partiti della coalizione che al primo turno avranno superato l'1% dei voti.
Per rendere pi� snelle e semplici le operazioni di voto le preferenze per determinare gli eletti verranno espresse solo al primo turno delle votazioni; pertanto le liste dei singoli partiti conterranno gi� un numero sufficiente di candidati a coprire l'intera quota di 500 eleggibili. Al primo turno verranno eletti i candidati che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze all'interno della loro lista. Al secondo turno non si dovr� esprimere, da parte dell'elettore, nessuna preferenza ma solo indicare il partito o coalizione prescelto; eletti al secondo turno risulteranno i candidarti che a scalare avranno conquistato pi� preferenze al primo turno dopo i primi eletti.
Per rendere pi� chiaro il nuovo meccanismo proposto in questa riforma viene riportata qui di seguito una simulazione che si basa sui risultati delle ultime elezioni del 24-25/02/2013. (Fonte: sito del Ministero dell'Interno)


Elezione per la Rappresentanza

Coalizione o singolo partito
Partiti in coalizione
VotiPercentualeSeggi
Centro Sinistra1004780829,55%15
PD864452325,42%14
SEL10894093,20%2
CD1670720,49%-
ALTRI C.SINISTRA1468040,43%-
Centro Destra992285029,18%15
PDL733297221,56%13
LEGA13900144,08%2
FRATELLI D'ITALIA6658301,95%-
LA DESTRA2197690,64%-
GRANDE SUD-MPA1485520,43%-
ALTRI C.DESTRA1657130,47%-
Movimento5Stelle868945825,55%13
Centro359160710,56%6
SCELTA CIVICA28240658,30%6
UDC6082101,78%-
FLI1593320,46%-
Rivoluzione civile7651882,25%1
Fermare il declino3807561,11%-
Altri6485751,80%-
Schede bianche e nulle12690173,59%-
Totale34002524100,00%50

Elezione per la Governabilit�

Coalizione o singolo partitoVotiPercentuale di seggi assegnatiSeggi
Centro Sinistra17000000 circa60,00%270
PD-(80,00%)*216
SEL-(20,00%)*54
Centro Destra16500000 circa40,00%180
PDL-(78,00%)*141
LEGA NORD-(15,00%)*27
FRATELLI D'ITALIA-(7,00%)*12
Totale33500000 circa100,00%450

Nota: i voti si riferiscono ad una stima ricavata dai dati del primo turno.
* percentuale rispetto ai voti dell'intera coalizione.


Ripartizione totale dei seggi alla Camera dei Deputati

Coalizione o singolo partitoSeggi
Centro Sinistra285
PD230
SEL55
Centro Destra195
PDL154
LEGA NORD29
FRATELLI D'ITALIA12
Movimento5stelle13
Scelta civica6
Rivoluzione civile1
Totale500

Come si pu� vedere dalla tabella qui sopra riportata con la riforma elettorale proposta si avrebbe avuto alle ultime elezioni una chiara maggioranza, in questo caso del centro sinistra, ottenuta con un voto chiaro e legittimato dagli elettori al secondo turno, garantendo al contempo una congrua rappresentativit� per quelle forze politiche risultate minoritarie sia al primo che al secondo turno ma meritevoli di poter concorrere con i loro seggi ad una serena e costruttiva opposizione nell'ambito della vita parlamentare di legislatura.
Al contrario l'attuale legge elettorale ha donato in modo sproporzionato la vittoria ad uno schieramento forte solo di una esigua maggioranza relativa di voti, non supportata per altro da un medesimo riscontro al Senato per via delle note storture normative, vanificando cos� la possibilit� della costituzione in tempi rapidi di un solido e pienamente legittimato governo.

06/03/2013

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